L’evoluzione della pallanuoto

Le nuove regole stabilite da World Aquatics, testate ai Mondiali di Singapore 2025, sbarcano anche nei campionati nazionali e promettono un cambio radicale della pallanuoto, sopratutto in campo maschile. Qualche nostalgico già storce il naso ma tutti gli sport sono in continua evoluzione tecnica, tattica, atletica e persino nei materiali delle attrezzature impiegate. Soprattutto cambiano le esigenze ed i gusti del pubblico, quindi anche la cara vecchia pallanuoto deve fare un restailing per essere più appetibile. Sono anni che il governo di questo sport ci prova con risultati non sembre lusinghieri, sarà la volta buona? Le principali novità riguardano:
- le dimensioni del campo, che vengono ridotte dai 30 ai 25 metri (come già avveniva per la versione femminile).
- il tempo del possesso palla cambia dai 30 secondi si passa a 22 secondi, e i 20 in caso di secondo possesso diventano 18.
- possibilità di mettere in distinta 15 giocatori, 2 portieri e 13 giocatori di movimento
- possibilità di sostituire il portiere con un giocatore di movimento, che dovrà però indossare una calotta rossa e non potrà toccare il pallone con due mani.
E’ chiaro che queste nuove regole cambiano notevolmente l’interpretazione del gioco, più veloce, più verticale, magior numero di scontri fisci. L eprime analisi riportano meno gol dinamici, più tiri dal perimetro, i centroboa segnano meno ma aumentano notevolmente le occasioni in superiorità. Inoltre la FIN ha introdotto nei campionati nazionali un ulteriore novità
- abolizione del pareggio. I match terminati in parità si deiceranno ai rigori. Chi vince con i tiri da cinque metri guadagna 2 punti, per chi viene sconfitto 1 punto.
Serviranno questi cambiamenti a dare nuovo lustro alla pallanuoto? Se così non fosse altro giro altra corsa ed altro cambio di regole.





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